Corsa allo shopping da H&M. Tutti pazzi per Lanvin!

Anche quest’anno H&M a tutte le incallite Fashion Victim del mondo ha regalato una collaborazione con un marchio di Alta Moda. Solo nei primi giorni di novembre H&M ha diffuso le immagini della collezione dello stilista Alber Elbaz con video e foto pubblicate sui siti e sui magazine più importanti del mondo. Lanvin, una delle griffe simbolo dell’Haute Couture, ha firmato la tradizionale collezione esclusiva che sposa l’Alta Moda con il basso prezzo. …

Gli abiti sono veramente femminili e dal carattere deciso. Solo 200 negozi, 15 capi femminili e 7 maschili. In Italia sono stati 7 i punti vendita scelti da Lanvin, che dalle prime ore dell’alba del 23 novembre pullulavano di agguerritissimi acquirenti. Milano, Padova, Firenze, Roma, Bari, Palermo e Bologna che … come gli anni passati non poteva mancare. Insomma una vera caccia al capo più trendy della stagione, con tanto di braccialetti distribuiti all’ingresso e suddivisi per tempo.

Come previsto la coda è stata lunghissima ma grazie all’organizzazione di H&M, 320 persone erano dotate di un braccialetto colorato, che in base all’ora di arrivo dava la possibilità di fare shopping nell’area dedicata alla collezione per solo 15 minuti. Donne e uomini hanno quindi atteso pazientemente l’apertura straordinaria dei negozi alle otto di mattina, ansiosi di veder e toccare con mano la collezione che è andata esaurita in poche ore. I primi capi ad esser sold out sono stati gli accessori: orecchini, occhiali, collane e pochette sono stati una tentazione irresistibile.

L’imperativo era: “Prendere tutto quello che si può, tanto o lo si scambia o, male che vada, lo si rivende su eBay”!
E voi cosa ne pensate di questo quarto d’ora di “Shopping della felicità”? Fareste mai ore di coda per acquistare un abito o un paio di scarpe?  Io certamente no! Non prendetemi per snob, ma io questi finti Fashion Victim che non sanno nulla della storia della moda e non sanno riconoscere la seta dal rayon, proprio non li sopporto. La Moda è ben altro!

Moda e Arte. Il colorato mondo di Agatha Ruiz De La Prada e Elio Fiorucci

Agatha Ruiz De La Prada e Elio Fiorucci sono due icone della moda che certamente non passano inosservate per la loro stravaganza senza freni, il gusto per una sensualità ironica e stuzzicante e i colori accesi. Due artisti che hanno fatto dell’Arte Pop e Neopop la loro ispirazione.
L’Università di Bologna ZoneModa ha organizzato lo scorso 9 novembre una giornata di studi per ….. esplorare assieme a loro le suggestioni dell’immaginario dell’Arte Pop.  Agata Ruiz De La Prada ha cominciato a lavorare nel mondo della moda negli anni Ottanta, affermando con il suo stile la ricerca di una maggiore libertà. I suoi segni distintivi sono sempre stati i colori accesi e le forme fuori dal comune che danno vita ad abiti-sculture spesso surreali. Agatha si è sempre ispirata al mondo delle arti visive, in particolare al pittore spagnolo Joan Mirò e all’artista americano Andy Warhol. Il suo design è ironico e la sua moda esprime totalmente il suo modo di vivere e veder la vita: “Vivere la vita appieno e sorridere sempre”!
Elio Fiorucci invece, ha iniziato la sua carriera nel mondo della moda negli anni Sessanta e fin dagli esordi le collaborazioni con grafici, artisti e fotografi hanno distinto la storia del suo marchio. Nel 1967 ha aperto il suo primo negozio a Milano in Galleria Passarella: una finestra sul mondo con le novità di Carnaby Street e le hit parade americane. Nel 1970 il nome Fiorucci diventò un marchio adottando come logo l’immagine vittoriana di due angioletti che reinterpretati dall’architetto Italo Lupi hanno dato vita allo “Stile Fiorucci”. Qualche anno dopo lo stilista ha aperto un mega Store a New York che subito divenne un luogo cult per artisti e designer. Andy Warhol scelse la vetrina del negozio per lanciare la sua rivista Interview.
Per dialogare insieme a loro ZoneModa ha invitato degli esperti e critici in materia: dallo sguardo attento e critico di Mariella Milani a quello provocatorio di Tommaso La Branca; dai flash storici di Sofia Gnoli alla panoramica musicale proposta da Lucio Spaziante, per concludere con un botta e risposta tra Gianluca Lo Vetro e Elio Fiorucci.
Il colore come ha affermato in apertura Mariella Milani è certamente fondamentale nel fashion, specialmente in tv. La moda, infatti, deve parlare per immagini prima ancora che fare notizia e lo stile ipercolorato da Agatha Ruiz De La Prada e Elio Fiorucci possono esser considerati, da questo punto di vista, un contenitore d immaginari sorprendenti.
La Pop Art negli anni ’60, sconvolgeva il mondo e gli insegnava a colorarsi. Ma nonostante questa corrente artistica abbia lasciato tracce ben visibili anche nell’universo contemporaneo, come ha fatto notare Tommaso La Branca, ancora oggi si tende a considerare i colori qualcosa di “poco serio”. Molti, infatti, sono i casi in cui la moda si nasconde nelle certezze del nero o del bianco. Certamente questo non si può assolutamente dire per chi ha saputo osare come Agatha Ruiz De La Prada o Fiorucci. “Non si osa solo per il gusto di stupire, ma perché in quel momento quella è l’unica strada possibile, seguendo l’impulso del proprio talento e della propria sensibilità, cogliendo i segnali di piccole grandi rivoluzioni”.
Elio Fiorucci ha raccontato di come per molti anni è rimasto in disparte, intimidito dalle proprie insicurezze, quando invece, basta così poco per esser sereni. “Fine della paura, inizio dell’Amore!”, è il suo motto.
E non c’è da stupirsi che un artista come lui e una donna piena di gioia di vivere come Agatha Ruiz De La Prada vadano d’accordo. Entrambi hanno confessato di sentirsi sempre un po’ bambini, pronti a promuovere quell’impulso primitivo verso le cose belle. Perché come ha affermato Fiorucci: “Le cose belle sono sempre una terapia”, fautore non a caso, proprio della “LOVE THERAPHY”.
Una soluzione per chi possiede una forte personalità e un enorme bagaglio di idee è stato l’artista Andy Warhol con la sua Pop Art: mettere sé stessi ovunque. Agatha Ruiz ne è convinta: è indispensabile, per lei “agathizzare” il mondo, da quello intimo e personale delle mura domestiche, a quello delle passerelle. Scambio di idee, dialogo e collaborazione sono passaggi fondamentali nella definizione di un progetto e lo diventano ancora di più quando arte e moda si avvicinano e si contaminano. E come ha affermato Fiorucci davanti alla folta folla di studenti super attenti al suo racconto “La creatività non è mai solitudine”!
Non so a voi ma… a me è venuta la voglia di esplorare i loro siti e chissà forse di fare anche qualche “colorato” acquisto!

Tutti pazzi per le scarpe! Imperdibile la “Selfridge Shoes Gallery”

Avete un weekend libero ? Beh, approfittatene per andar a Londra perché da Selfridge a settembre ha inaugurato la Shoes Gallery.
Chiudete gli occhi ed iniziate con me un viaggio meraviglioso ! Immaginate di stare nel più grande negozio di scarpe. Un luogo …… di tentazione estrema, dove praticamente è impossibile resistere all’acquisto in mezzo a migliaia di stivali, sandali e decolleté. Un vero paradiso che si è subito conquistato il primato di departement store più grande del mondo. Tutto questo è realtà: il nuovo eden delle scarpe è stato inaugurato il 10 settembre 2010 a Londra, all’interno dei grandi magazzini Selfridge, in una delle strade più modaiole dello shopping londinese, la colorata e dinamica Oxford Street.
Selfridge per celebrare l’apertura della “Shoes Gallery”, ha commissionato ai famosi designer olandesi Lernet & Sander l’istallazione in vetrina di 11 scarpe-sculture prendendo ispirazione dai più comuni oggetti della vita quotidiana. Anche l’intero magazzino è stato decorato per l’occasione, ci sono scarpe appese ovunque. All’entrata un mega sandalo di 2 metri con lucine colorate dà il benvenuto ai clienti e ogni bar offre dolcetti a forma di decolleté.
Passeggiando all’interno del negozio, lungo ben sei stanze da sogno progettate dell’architetto Jamie Forbert si possono ammirare più di 55.000 paia di scarpe di ogni tipo e prezzo: dalle elegantissime decolleté alle semplicissime infradito colorate. Il cliente passando da una sala all’altra può vedere su sfarzosi piedistalli d’alabastro le creazioni di grandi stilisti da Balenciaga a Givenchy, fino ad arrivare dentro ad esclusive mini boutique icone del lusso e dell’eleganza come Dior, Chanel e Jimmy Choo.
Non so voi ma… io sto già cercando un volo per Londra!

MERCANTEINFIERA: tutti a caccia del Vintage di qualità

Non potevo assolutamente mancare alla XXIX Edizione di Mercanteinfiera!
In ottobre Parma celebra il collezionismo con Mercanteinfiera. L’attesissima fiera di modernariato, antichità e collezionismo più grande d’Europa. Come ogni anno, ricchissime e innumerevoli sono state le proposte che hanno spaziato dai mobili antichi e d’epoca, ai dipinti e complementi d’arredo. Forte è stata anche la presenza di oggetti di modernariato, una vera e propria attrazione per designer, scenografi, architetti e personaggi dello spettacolo, sempre alla ricerca di pezzi storici, unici o da cui trarre semplicemente ispirazione. Ampi spazi sono inoltre stati dedicati interamente al piccolo collezionismo e al Vintage di qualità.Cos’è il Vintage?
Mai come in questo periodo sentiamo parlare di Vintage. Ma… chi realmente conosce il vero significato del termine?
Un fenomeno culturale. Un concetto sentimentale. Una tendenza trasversale, che invece di rivestire i panni della novità, indossa la memoria.
Se negli anni ‘70 l’abito di seconda mano, nasceva come fenomeno di moda in cui il risparmio rappresentava solo uno degli aspetti. Uno stile di contestazione, soprattutto negli Stati Uniti, adottato da chi si opponeva ai fenomeni di consumo di massa. Sbarcato in Italia il vintage ha rappresentato per i giovani un modo per coniugare voglia di stile a prezzi accessibili.
Oggi il vintage è un fenomeno del tutto diverso; chi lo compra è un pubblico sofisticato che cerca un modo per sfuggire all’omologazione degli stili, per affermare una propria identità attraverso capi che abbiano un passato, che raccontino una vita.
Aggirandomi estasiata tra gli stand, con la mia macchina fotografica sempre attenta a catturare qualche particolare capo, borsetta o accessorio, tra i 1.200 espositori presenti nei tre padiglioni della fiera, c’era anche A.N.G.E.L.O., ovvero Angelo Cairoli, un nome davvero importante nel vintage in Italia.
Non potevo non entrare a curiosare un po’,  rovistando soprattutto  nel baule dei foulard anni ‘50-‘60 o toccando tutti i  portafogli degli anni ‘70 (una verapassione-mania!)
A.N.G.E.L.O. Vintage clothing, ha portato a Mercanteinfiera una vasta selezione di capi ed accessori che custodisce preziosamente nel suo Vintage Palace a Lugo di Romagna.
Per una donna sempre alla ricerca di uno stile unico e personale ha esposto cappotti, pellicce d’antan, trench Burberry, borsette Christian Dior, Chanel e gli immancabili coloratissimi foulard Hermès, Gucci e YSL. Per l’uomo invece, i grandi classici dell’eleganza maschile: cappotti, impermeabili, cravatte, maglioni in cachemire e una vasta selezione di occhiali degli anni ’70 e ’80.
Al Vintage Palace considerato un tempio per i cultori del vintage sono conservati una tra le più ricche collezioni a livello europeo  di capi storici: oltre 120.000 pezzi esposti.
A.N.G.E.L.O. è un vero tempio del vintage ed sempre alla ricerca di un baule dimenticato pieno di tesori da scoprire.
Il mio viaggio alla fiera si stava per concludere ma…mi  sono concessa un ultimo giretto tra gli stand d’abbigliamento. Non potevo tornare a casa senza un piccolo acquisto: un piccolo portamonete color smeraldo targato anni ’60!
Agenda alla mano allora: se siete curiosi segnatevi un nuovo appuntamento tra abiti, borsette e bijoux, alla prossima fiera vintage di Parma dal 26 febbraio al 6 marzo 2011,  per farvi conquistare anche voi dalla Vintage Mania.

La moda non smette mai di stupire! Flash di tendenze da Milano Moda Donna

Suggestive sono stare le tendenze che i creativi hanno presentato alla settimana della Moda per l’estate 2011. La moda è fatta di contrasti e gioca sulla voglia delle donne di cambiare e trasformarsi. Una donna discreta, quasi romantica, ma anche una donna giovane, sexy ed esuberante. C’è desiderio e voglia di passato: gonne ampie e leggere, tubini corti, pantaloni a palazzo aperti da spacchi vertiginosi per il giorno e abiti sontuosi per la sera. Sulle passerelle milanesi s’è visto davvero di tutto: dal minimalismo estremo alla grande abbuffata di abiti con stampe floreali, colorate e maculate. Anche la trasgressione non è mancata, con tessuti leggerissimi, frange e paillettes, schiene scoperte e profonde scollature. Tessuti con colori sobri o a tinta unita ed  eleganti effetti grafici con colori enfatizzati da stoffe che brillano e ondeggiano come il vento. Ecco le migliori tendenze emerse dalle ultime sfilate per capire cosa ci piacerà indossare la prossima estate.

Le sfumature su cui puntare
Tinte audaci come il rosso, il verde menta e l’azzurro pallido, saranno usate per dar vita a un guardaroba “tecno-couture”, da indossare anche con una semplice t-shirt bianca.

Il “nuovo” Minimalismo
Il minimal torna sotto i riflettori con trench e tailleur che svelano e valorizzano il corpo con colori, dettagli e forme pulite.

Il ritorno delle frange
Lunghe, corte e colorate, le frange popoleranno gli abiti da sera. Il loro effetto dovrà dare agli abiti un tono selvaggio e ribelle.

Abiti sottoveste e vestiti ampi
La prossima estate vedrà l’affermarsi degli abiti lunghissimi come le maxi tuniche che indossavano gli hippie negli anni Settanta.

Total White
Il 2011 decreterà il ritorno del pizzo, per vestiti lunghi e corti. Via libera a maglie all’uncinetto, piccoli ricami chantilly o a grandi intrecci macramè.

Il trionfo degli anni Settanta
Gli abiti a forma “A” (quelli che dalle spalle si allargano verso le gambe), dai colori giallo, azzurro tenue e grigio, sono la passione degli stilisti.

Gli accessori su cui puntare
Tra gli accessori presentati sulle passerelle, le migliori novità sono state presentate da Tod’s che ha lanciato la “shirt-bag”,  una borsa morbidissima che si piega come una camicia; Gucci che rilancia  la classica tracolla di pelle scura e Prada che  ripropone la pochette di tessuto con stampa a righe.

Oggi è davvero finito il diktat dello stile: ci sono tendenze, certo, ma ognuno mixa capi di marchi diversi per crearsi un proprio stile.
E tu, hai presto appunti? Quale sarà il tuo stile per la prossima estate?

Tutti a caccia dell’ultima moda. Milano: una settimana di eventi

Sono otto giorni intensi quelli che sta affrontando Milano per le sfilate Primavera-Estate 2011, in programma dal 23 al 30 settembre, 232 collezioni si articolano tra sfilate, presentazioni e party esclusivi.
Ma cosa indosseranno le donne la prossima estate?
Gli stilisti hanno voglia di giocare con la moda, riscoprendo il piacere di far indossare alle donne cose belle e divertenti. Sulle passerelle l’ironia e la leggerezza fanno da filo conduttore.
Ogni maison cerca di esaltare la femminilità, con abiti lussuosi che accarezzano il corpo.
Taccuino per gli appunti e macchina fotografica al collo, si parte per toccare da vicino le creazioni degli stilisti! ono sempre di più i brand che si affidano alle nuove tecnologie per raccontarsi, da Ermanno Scervino che ha raccontato il backstage dalla sua personale pagina di face book, a Gucci che  ancora una volta, ha voluto stupirci organizzando una sfilata virtuale con posti a sedere numerati a casa propria. Già, i pochi fortunati hanno ricevuto qualche giorno prima un invito per seguire l’evento comodamente seduti sul proprio divano di casa.
Altro grande novità di quest’anno è stata l’installazione di cinque maxischermi posizionati nei punti centrali della città, da Piazza San Babila a Largo Cairoli, da Piazzale Carlo Magno a Piazza Cardusio, per trasmettere le immagini delle sfilate Autunno-Inverno 2009/2010.
Il colore trionfa sul nero. Si fanno largo righe, pois e ipercolore nella spiritosa collezione di Moschino, dove anche i centimetri di stoffa in più e le forbici diventano decori per impreziosire l’abito. Fantasiose le stampe foulard dai disegni floreali e geometrici che si rivedono nella moda anni ’70 di Massimo Rebecchi, che incornicia le sue donne con lunghe frange e maxi collane gioiello.
Donatella Versace propone una collezione leggermente “fetish” con abiti scolpiti sul corpo che svelano le zone eterogenee della prossima estate: spalle, fianchi e schiena. Vestiti che riprendono le classiche greche della maison Versace, questa volta però declinate in chiave pop art.
L’ispirazione jazz vivacizza la passerella Ferrè, dove i 2 giovani designer, Tommaso Aquilano e Roberto Rimondi, hanno cercato di ricreare lo spirito Ferrè, con mini abiti in paillettes colorate da esibire con tacchi a spillo e borsette da sera dai decori vistosi.
Da Etro, le sete sposano ai gioielli etnici. Gli abiti foulard dominano la sfilata con un  mix di colori cobalto, corallo e turchese accarezzano sul corpo.
Spettacolare la moda di Gaetano Navarra, che per festeggiare i suoi 20 anni di carriera ha esibito una carrellata dei suoi must: dai bustier in maglia ai mini abiti in broccato, dalle tute ai pepli.
Romantica e inaspettata la collezione di Antonio Marras, esalta il grembiule da cucina impreziosendolo con pizzi, ricami e chiffon. Con la delicatezza che lo contraddistingue da sempre, Marras ha chiuso la sua sfilata con 45 modelle tutte in grembiule e voli di farfalle di carta.
Senza accorgermene sono arrivata all’ultima pagina del mio taccuino, tante sono le meraviglie che ho osservato in questi primi giorni di sfilate milanesi. Quindi si corre a prendere un nuovo blocco perché sono certa che da qui alla fine ne vedremo ancora delle belle!
Beh da vicino, non proprio…visto che raramente accade che in prima fila ci sia posto tra il ricco parterre delle sfilate fatto dalle veterane icone delle riviste o dalle nuove fashion blogger indicate come le nuove icone di stile.
Si alza il sipario: inizia lo show!