“Love Therapy è un progetto d’amore, perché l’amore rende magica la vita”. Amore, quello di Elio Fiorucci che, attraverso la moda, dona gioia allo spirito, divertimento e allegria. A fine mese ha chiuso a Milano il suo negozio “Love Therapy” di Corso Europa e così un pezzo della storia della Moda targata anni Settanta lascerà il posto ad un negozio di cellulari. La boutique dello “stilista degli angeli” aveva aperto un concept store in Corso Vittorio Emanuele nel 1967. Un vero e proprio bazar, che rappresentò una novità assoluta, una rivoluzione trasgressiva perché per la prima volta aveva fatto apparire modelle in carne e ossa in vetrina, portato la musica delle hit parade statunitensi e tutte le novità di Carnaby Street di Londra. Da Fiorucci c’era sempre qualcosa da acquistare: minigonne, hotpants, zeppe di sughero, magliette coloratissime, animaletti di plastica o borsette di tela. Trentasei anni di crescita, novità e…Poi l’addio clamoroso nel 2003 quando aveva lasciato il posto al grande magazzino svedese H&M e riaprendo subito dopo, un negozio poco più in là, con due vetrine su due piani. Il ritorno con il marchio “Love Therapy” creato per riportare il colore e tutto lo spirito Fiorucci. Un nuovo progetto che non è nato né da solo né per caso, ma come progetto d’amore dopo 40 anni di storia e di esperienza che hanno rivoluzionato non solo la moda, ma lo stile di vita, cambiando i colori, i materiali e le forme, portando divertimento, libertà, novità e allegria. Gli abiti e gli oggetti che portano questo marchio, sono prodotti in piccole quantità, perché sono pensati, progettati e prodotti da un gruppo di giovani di talento come un progetto d’amore, per trasmettere sempre più la gioia di vivere. Fiorucci incontrato durante la manifestazione Pitti Immagine Uomo, ha affermato che: “È importante che gli oggetti siano belli e sinceri, che trasmettano emozioni a chi li indossa e a chi li guarda.” Ora la linea “Love Therapy” e “Baby Angel” per i più piccoli, saranno vendute unicamente nei negozi Oviesse Industry attraverso la formula dello shop in shop, grazie ad un accordo di licenza che lo stilista stipulò nel 2008 con il Gruppo Coin, in base al quale la società si occupa di vendere nei propri punti vendita i vestiti e gli accessori. Insomma non ci resta che ringraziare il più grande stilista dei colori, il più “pazzo”, il più stravagante, che ha portato per la prima volta in Italia negli anni ’70 non tanto la moda, ma uno stile di vita libero, divertente, trasgressivo, intelligente, ironico e poco costoso. Grazie Elio!