Lagerfeld con la sua accollatissima camicia bianca, i pantaloni stretti e i suoi guanti spezzati, è nella sua immagine qualcosa di vagamente fumettistico. Cinico e narcisista fino all’eccesso, è un geniale provocatore, ossessionato dalla bellezza e dalla perfezione. È Maestro di contraddizioni, con il suo sguardo scandaloso, raffinato, inquieto e misterioso sempre nascosto dietro i suoi inseparabili occhiali neri, ha invaso il mondo della moda. E ora, fino al 10 aprile Roma, nello splendido scenario classico del Chiostro del Bramante lo celebra con la mostra fotografica “Karl Lagerfeld. Percorso di lavoro”, proveniente dalla Maison Européenne de la Photographie di Parigi. È la prima esposizione nazionale che accende i riflettori sul Lagerfeld fotografo e artista oltre che stilista e icona mondiale della Moda. La mostra raccoglie un gran numero di scatti realizzati da Lagerfeld fin dal 1987, anno in cui iniziò ad interessarsi oltre alla moda anche alla fotografia, iniziando a realizzare shooting pubblicitari per grandi Case di Moda. Il Kaiser, soprannome che lo accompagna da decenni, si racconta attraverso le campagne pubblicitarie di Fendi e Chanel, i ritratti delle celebrità, i servizi per magazine di tutto il mondo, per arrivare poi alle fotografie più intime, che raccontano i suoi viaggi, le sue fissazioni per l’estetiche e l’amore per Parigi. La mostra divisa in due sezioni, la prima dedicata alla Moda e la seconda alle produzioni più sperimentali, offre la possibilità di ammirare la creatività di un grande artista dei giorni nostri. Karl Lagerfeld ha detto: “La mia curiosità è insaziabile, per me ogni giorno conta e dovrebbe essere fonte di nuove scoperte”. Questo spiega i numerosi campi di suo interesse oltre alla sua folgorante carriera di Grande Stilista di Moda. Ha un occhio curioso e una mente creativa che aggiungono originalità alle sue fotografie, che al contempo sembrano evocare il passato. “Oggi -continua- la fotografia fa parte della mia vita. Oramai percepisco il mondo attraverso l’obiettivo”. Lagerfeld pensa che il suo successo nella moda si sia rafforzato maggiormente da quando fa anche il fotografo. “Vedo un rapporto veramente positivo e creativo fra i due mestieri. Un buon atelier di moda è indispensabile per creare abiti tecnicamente perfetti e una buona foto è perfetta se stampata su carta di ottima qualità. La carta è fra i materiali che preferisco…è il punto di partenza per un disegno, ed è il risultato finale di una fotografia”. Un grande ed eclettico stilista lo definirei. E a Roma una mostra affascinante, curiosa e inedita che vale davvero la pena di visitare!