Benvenuti a Pitti City! Flash d’eventi per PITTI IMMAGINE UOMO N.79

E’ Pitti City il tema-guida di Pitti Uomo n° 79, inaugurato ufficialmente martedì 11 gennaio; una metafora della città come specchio della moda maschile contemporanea. Un gigantesco billboard in grafica pop, realizzato dallo Studio Camuffo, ha accolto nel piazzale centrale della Fortezza i visitatori che sono arrivati a Firenze. Nella grande installazione sono stati protagonisti i loghi tridimensionali delle 14 sezioni della manifestazione: Pitti Uomo si distingue, infatti, dalle altre manifestazioni proprio perché esprime la molteplicità della Moda uomo e del lifestyle contemporaneo e lo ha fatto in un luogo speciale come la Fortezza, in grado di rappresentarla anche architettonicamente. Per quattro giorni Firenze è così diventata Pitti City! Ricco è stato il programma di appuntamenti in fiera e in città in calendario per questa edizione di Pitti Uomo. Trussardi, il Main Event di questa edizione: il progetto, che coinvolge i mondi in cui Trussardi è da anni impegnato nella ridefinizione del Made in Italy – la moda, l’arte, il cibo e il design – è stato per il gruppo l’apertura internazionale dell’anno dedicato ai festeggiamenti del Centenario. Centro nevralgico del progetto è stata la Stazione Leopolda, dove martedì 11 gennaio la Fondazione Nicola Trussardi ha inaugurato 8 ½, una mostra a cura di Massimiliano Gioni in collaborazione con Pitti Discovery, mentre mercoledì 12 la Maison “Trussardi dal 1911” ha sfilato con una collezione esclusiva disegnata da Milan Vukmirovic. Per rendere omaggio a uno dei grandi nomi del Prêt à Porter italiano, Pitti Immagine ha invitato Alberta Ferretti a sfilare nei giorni di Pitti Uomo con una collezione speciale appositamente realizzata per l’evento.

Le novità esclusive? 14  le tappe in cui si è articolata la Moda Uomo. Ci sono stati i Pop Up Stores: un’area dedicata al design, con una speciale selezione di oggetti di “easy design”, progetti di qualità e lussi quotidiani firmati Skitsc, ideati per esser venduti nei migliori concept store e firmati da designer internazionali. Una sezione è stata dedicata al benessere, con prodotti per la cura del corpo e della persona e infine, una terza area, alla passione per le moto: “The Fine Art Dirt Collection”, un’esposizione di 7 moto e una mostra che ha raccontato due discipline come lo “Speedway” e il “Flat Track”. Nell’area del NUOVO FORMALE, molte aziende hanno presentato con le loro collezioni lo stile emerso nelle ultime stagioni dalla contaminazione tra classico, ricerca e sport wear. My Factory, ha rappresentato la zona nata per dare rappresentazione agli stili emergenti della moda che fanno riferimento alla cultura metropolitana d’oggi, alle nuove tecnologie e alla contaminazione tra musica, arte e design. A questa edizione di Pitti Uomo, Pitti Immagine ha presentato una grande novità: e-Pitti, il nuovo progetto di Fiera Digitale che introdurrà una nuova dimensione nel concetto del fare fiera. Un progetto di fiera virtuale unico al mondo che ripropone online l’esperienza della manifestazione fisica; e-Pitti sarà una prima edizione pilota che coinvolgerà un centinaio di aziende espositrici. La piattaforma sarà poi completata e pubblicata in rete una settimana dopo il termine della manifestazione fisica. L’obiettivo principale della fiera virtuale è quello di ampliare il lavoro di ricerca e selezione da parte dei buyer; e-Pitti permetterà inoltre alle aziende di aprire un proprio showroom B2B, che vivrà online per un’intera stagione e tramite il quale le aziende potranno raccogliere e negoziare ordini da parte dei buyer registrati da Pitti Immagine.

Un calendario ricco di eventi, idee e stili che potrete seguire con me, inviata speciale a questa 79a edizione di Pitti Uomo 2011!

Cosa mi metto oggi?

Quest’inverno alcune Case di Moda hanno deciso di rispolverare dagli armadi dei college americani il look “preppy”, con risultati decisamente signorili ed eleganti. Preppy Style, è un genere che affascina ma intimorisce al tempo stesso per la sua impeccabilità, uno stile che affonda le proprie radici nella cultura degli anni Settanta, quando la sperimentazione era la chiave di volta del fashion.
Negli anni Settanta all’università di Harvard, il kilt era la divisa delle studentesse bene.
Oggi il tartan è il tessuto più trendy dell’inverno 2011, come ha rivelato la stilista Lorella Signorino per Love Sex Money, che nella sua collezione l’ha usato per ogni tipo di capo, dalla minigonna al cappotto. Non si vive più perciò solo di piumini, contro il freddo c’è anche il cappotto, come quello proposto da DSquared o Tommy Hilfiger per l’uomo o il cappotto di cammello per lei. È stata, infatti, Frida Giannini la prima a lanciare nella collazione invernale Gucci, la tendenza del cappottino corto, stretto in vita da una cintura e rigorosamente color cammello. Per proteggersi dal freddo con eleganza e stile la più grossa sorpresa delle collezioni è però firmata dal ritorno del montone come gli ultimi modelli presentati da Ferragamo e C.P. Company; con una sorprendente novità: tutti i modelli, sia lunghi che corti sono ultraleggeri, trattati in modo da avere la consistenza e il peso di un maglione di lana. Balenciaga ha proposto nelle sue collezioni una vera e propria sintesi degli elementi base del preppy look. Indispensabili naturalmente sono le tipiche giacchette, bluse blu marino o giubbe simili alle divise militari. Sotto la giacca spicca poi il classico dolcevita come quelli firmati dalla Maison Coveri da Francesco Martini Coveri. Il look maschile è sottolineato con eleganti pantaloni beige e mocassini o stivaletti con le cinghie. Per dare un tocco attuale e glamour a questo stile l’ideale è utilizzare colori scuri come il blu, il nero e il grigio. Per ottenere un perfetto stile preppy, molti designer hanno aggiunto un tocco indisciplinato e casual allo stile: aprendo volutamente i bottoni della camicia e alzando i colletti delle polo, come le giacche, i jersey e le camice di Massimo Dutti e le polo di Lacoste o Abercrombie & Fitch. Per lei invece, un capo must della stagione è il denim su misura, che ci permette di vestire come una perfetta “college girl chic”. Levi’s, infatti, ha lanciato Curve ID, la prima collezione di cinque tasche che non si basa più sulle taglie ma sulle forme. Tre in particolare: Slight (androgina), Demi (femminile) e Bold (burrosa). E quali saranno gli oggetti che renderanno più prezioso il nostro guardaroba? Gli accessori più trendy quest’inverno sono di pelliccia, vera o finta, come la tracolla di volpe maculata proposta da Simonetta Ravizza. Altra star delle passerelle è stata la cuffia di lana dai colori classici del marrone, nero e bianco ai colori più vivaci del verde, giallo e rosso. Novità per non farsi sorprendere da un temporale improvviso? Una pioggia di colori con Amarot, stivali di gomma disegnati da stilistigiapponesi. Sono galoches leggerissimi dai colori brillanti e con il bordo elastico. Ecco tutto quello che è importante sapere per esser sempre aggiornati su tendenze, colori, abiti e accessori … insomma, per esser sempre all’ultima Moda!

Sotto il vestito…. manichini e grucce d’autore

.Forse in pochi lo sanno o quasi nessuno lo nota, ma sotto a capi di Alta Moda ci sono manichini e grucce d’arte. Sono veri e propri strumenti d’eccellenza Made in Italy frutto di accurato lavoro e soggetti anche loro ai cambiamenti di tendenze, taglie e stagioni. La più importante fabbrica di manichini è la Bonaveri a Renazzo di Cento (Fe), fondata dallo scultore Romano Bonaveri. Bonaveri, che il prossimo anno compirà sessant’anni, verrà festeggiato con una mostra al museo di Kunst Palast di Düsseldorf. Una grande esposizione che non vorrà raccontare il passato, ma …dar visione del futuro del manichino, esponendo forme e materiali che rappresenteranno la nuova frontiera di questo antico mestiere. L’azienda di Renazzo produce per le migliori Case di Moda circa ventimila manichini l’anno divisi in 25 collezioni nelle linee “Schlaeppi” e “Bonaveri Artistic Mannequin”. Per alcuni stilisti, infatti, il manichino è una vera e propria ossessione. Si pensi al grande Yves Saint Laurent che se ne circondava e li collezionava, o allo stilista Giorgio Armani che li fa personalizzare. I suoi devono rigorosamente avere la testa più piccola di quelli tradizionali e le braccia più corte. Ma come nasce un manichino? Bonaveri dichiara che il manichino parte sempre da una scultura e da un’idea che poi viene progettata e successivamente industrializzata. Il manichino che dura di più è quello senza testa perché non ha espressione e può perciò essere riutilizzato molto più spesso. E le grucce? Per gli appendiabiti in legno il primo a confezionarli di lusso è stato Luigi Mascellani, nell’azienda Magi&Co a Poggiorenatico, sempre nel ferrarese. Ogni gruccia viene assemblata a mano e l’azienda ogni anno ne produce circa settantamila. Ora l’azienda è guidata dal figlio Nicola che afferma: “Oggi la maggior parte degli stilisti richiedono grucce personalizzate, firmate ma soprattutto sempre in linea con i colori, l’allestimento e i materiali del negozio in cui verranno utilizzate”. Insomma una vera e propria “Arte di appendere” per far brillare di magia ogni capo esposto in vetrina!

Flash Mob e Swap Party, perché nessuno resti senza regalo!

Anche se il Natale si respira già da qualche settimana con luci, addobbi e freddo pungente, si sa che il via ufficiale è dato della giornata dell’Immacolata.In questi giorni di full immersion alla ricerca del regalo più cool, la città di Bologna organizza alcune iniziative che reinterpretano con fantasia lo spirito natalizio e aiutano a ritrovare anche qualche idea originale. Domenica 19 dicembre i ragazzi di “Succede solo a Bologna”, la frequentatissima pagina Facebook dedicata alla città, hanno organizzato il Christmas time” un insolito scambio di regali tra sconosciuti. L’appuntamento è stato fissato per le 15:30 in Piazza Maggiore con un pacchetto in mano che contenga qualsiasi cosa si voglia donare, dal libro usato ad un piccolo pensiero fatto a mano, l’importante è che sia arricchito da un bigliettino d’auguri. Il Flash Mob inizierà appena si  sentirà il suono di una tromba da stadio. Tutti i partecipanti scambieranno il proprio regalo con la prima persona sconosciuta che si troveranno davanti. La persona potrà essere anche un passante casuale, poco importa, l’importante è scambiare il dono. Terminato lo scambio, ognuno aprirà il proprio regalo e potrà decidere di condividerlo con gli altri ragazzi inserendo una foto o semplicemente un pensiero sulla bacheca dell’evento. Per rimanere in tema di nuove tendenze che rimbalzano in rete, non poteva mancare anche unoSwap Party per tutte le ragazze che amano lo shopping d’ogni tipo. Lo Swap Party o più semplicemente il baratto modaiolo, permette di rifarsi il guardaroba senza mettere mano alla carta di credito. Party organizzati all’interno di negozi, appuntamenti itineranti in giro per l’Italia ma anche in rete per scambiarsi abiti, borse, scarpe e non solo. C’è chi lo definisce “materialismo senza sprechi” e chi “l’arte dell’accaparramento”, di sicuro questo fenomeno è sempre più in crescita, soprattutto in un periodo di crisi come questo. Un’arte che ha mille declinazioni dal rinnovo intelligente del proprio guardaroba, all’interior re-looking di casa passando dalla cucina del riciclo. Le ragazze appassionate di internet e nuovi media di “Girl Geek Dinners Bologna”, hanno organizzato per mercoledì 22 dicembre uno “Swap Party hi-tech” dove scambiarsi accessori per computer, i-Phone, chiavette usb d’ogni forma e colore, scalda tazze e pupazzetti pulisci schermo. Insomma un modo insolito per scambiare regali, stare in compagnia, trovare idee e vivere davvero lo spirito natalizio in modo del tutto originale! Non so a voi ma a me … è venuta la voglia di segnarmi le date e partecipare. Ora non mi resta che iniziare a pensare a cosa donare!

Quest’anno i regali si comprano sul web

Tutti pazzi per lo shopping? Quest’anno il Natale arriva prima e i regali si fanno online. Mancano ancora più di quindici giorni al Natale, ma sembrano in netto aumento le persone che non hanno perso tempo e hanno già iniziato a darsi da fare, pensando ai regali e a come cercare di non spendere troppo.
Sono, infatti, sempre più italiani si convertono alle spese natalizie via web, iniziando con largo anticipo rispetto alla tradizionale tabella di marcia, in cerca di oggetti dei sogni al prezzo migliore e soprattutto al riparo dal freddo e dalle code interminabili nelle vie dello shopping. Insomma già a metà di novembre il sacco di Babbo Natale è iniziato a riempirsi!
A fotografare questa nuova tendenza è la ricerca effettuata da Private Outlet, il primo Club privato europeo di shopping online che conferma una nuova filosofia sugli acquisti e un nuovo identikit del consumatore. Informazioni importanti che hanno aiutato a delineare quattro tipologie di clienti. Sono innanzitutto donne: il 60% degli acquirenti, contro un 40% di uomini, che si dimostrano però i più spendaccioni, con acquisti meno frequenti ma più consistenti. La fascia d’età è la stessa per entrambi: gli amanti dello shopping web hanno per lo più tra i 25 e i 45 anni.

La loro identità? Perennemente attaccate allo schermo del computer o all’iPhone alla ricerca dell’offerta più esclusiva sono le “Heavy Shopper”; le “Slow Shopper”, socialmente responsabili, che esaminano con attenzione i loro acquisti. Sono donne e uomini tra i 35-40 anni i “Royal Shopper”: persone di cultura che non amano le code alle casse e prediligono lo shopping privato comodamente seduti sul divano di casa o sfruttando la connessione web al lavoro. Infine gli “Anarchist Shopper”, dalle abitudini occasionali, senza vincoli o criteri precisi; si dividono tra negozi reali e virtuali, senza regole, luoghi e orari. Non seguono logiche predefinite e alternano i pomeriggi di shopping per le vie del centro a pause caffè alla ricerca di qualcosa super fashion o piccoli gadget purché di tendenza.
La parola d’ordine degli acquisti? Bello e possibile: la tendenza è quella del cosiddetto“affordable luxury”, ovvero articoli belli di grande qualità ma a prezzi accessibili.
Su internet l’abbigliamento batte l’elettronica, i giocattoli, cosmetici e i libri. Non a caso in cima alle passioni dei consumatori che fanno i regali di Natale online ci sono le scarpe, a seguire gli accessori: borse, valige, orologi e bigiotteria. E poi magliette, abiti, maglioni e camicie: sono questi gli articoli più cliccati sul sito Private Outlet.
I vantaggi dell’acquisto in rete? Beh direi che sono diversi: il prezzo solitamente molto più vantaggioso del negozio, il risparmio di tempo e la possibilità di comprare ad ogni ora!
E voi, avete già pensato alla vostra lista di regali? I miei acquisti sono già iniziati ma … prima di effettuare l’acquisto le “mie” regole sono: ricercare, osservare e … acquistare solamente oggetti che puoi personalizzare! Insomma un Natale all’insegna della creatività!

Corsa allo shopping da H&M. Tutti pazzi per Lanvin!

Anche quest’anno H&M a tutte le incallite Fashion Victim del mondo ha regalato una collaborazione con un marchio di Alta Moda. Solo nei primi giorni di novembre H&M ha diffuso le immagini della collezione dello stilista Alber Elbaz con video e foto pubblicate sui siti e sui magazine più importanti del mondo. Lanvin, una delle griffe simbolo dell’Haute Couture, ha firmato la tradizionale collezione esclusiva che sposa l’Alta Moda con il basso prezzo. …

Gli abiti sono veramente femminili e dal carattere deciso. Solo 200 negozi, 15 capi femminili e 7 maschili. In Italia sono stati 7 i punti vendita scelti da Lanvin, che dalle prime ore dell’alba del 23 novembre pullulavano di agguerritissimi acquirenti. Milano, Padova, Firenze, Roma, Bari, Palermo e Bologna che … come gli anni passati non poteva mancare. Insomma una vera caccia al capo più trendy della stagione, con tanto di braccialetti distribuiti all’ingresso e suddivisi per tempo.

Come previsto la coda è stata lunghissima ma grazie all’organizzazione di H&M, 320 persone erano dotate di un braccialetto colorato, che in base all’ora di arrivo dava la possibilità di fare shopping nell’area dedicata alla collezione per solo 15 minuti. Donne e uomini hanno quindi atteso pazientemente l’apertura straordinaria dei negozi alle otto di mattina, ansiosi di veder e toccare con mano la collezione che è andata esaurita in poche ore. I primi capi ad esser sold out sono stati gli accessori: orecchini, occhiali, collane e pochette sono stati una tentazione irresistibile.

L’imperativo era: “Prendere tutto quello che si può, tanto o lo si scambia o, male che vada, lo si rivende su eBay”!
E voi cosa ne pensate di questo quarto d’ora di “Shopping della felicità”? Fareste mai ore di coda per acquistare un abito o un paio di scarpe?  Io certamente no! Non prendetemi per snob, ma io questi finti Fashion Victim che non sanno nulla della storia della moda e non sanno riconoscere la seta dal rayon, proprio non li sopporto. La Moda è ben altro!

Moda e Arte. Il colorato mondo di Agatha Ruiz De La Prada e Elio Fiorucci

Agatha Ruiz De La Prada e Elio Fiorucci sono due icone della moda che certamente non passano inosservate per la loro stravaganza senza freni, il gusto per una sensualità ironica e stuzzicante e i colori accesi. Due artisti che hanno fatto dell’Arte Pop e Neopop la loro ispirazione.
L’Università di Bologna ZoneModa ha organizzato lo scorso 9 novembre una giornata di studi per ….. esplorare assieme a loro le suggestioni dell’immaginario dell’Arte Pop.  Agata Ruiz De La Prada ha cominciato a lavorare nel mondo della moda negli anni Ottanta, affermando con il suo stile la ricerca di una maggiore libertà. I suoi segni distintivi sono sempre stati i colori accesi e le forme fuori dal comune che danno vita ad abiti-sculture spesso surreali. Agatha si è sempre ispirata al mondo delle arti visive, in particolare al pittore spagnolo Joan Mirò e all’artista americano Andy Warhol. Il suo design è ironico e la sua moda esprime totalmente il suo modo di vivere e veder la vita: “Vivere la vita appieno e sorridere sempre”!
Elio Fiorucci invece, ha iniziato la sua carriera nel mondo della moda negli anni Sessanta e fin dagli esordi le collaborazioni con grafici, artisti e fotografi hanno distinto la storia del suo marchio. Nel 1967 ha aperto il suo primo negozio a Milano in Galleria Passarella: una finestra sul mondo con le novità di Carnaby Street e le hit parade americane. Nel 1970 il nome Fiorucci diventò un marchio adottando come logo l’immagine vittoriana di due angioletti che reinterpretati dall’architetto Italo Lupi hanno dato vita allo “Stile Fiorucci”. Qualche anno dopo lo stilista ha aperto un mega Store a New York che subito divenne un luogo cult per artisti e designer. Andy Warhol scelse la vetrina del negozio per lanciare la sua rivista Interview.
Per dialogare insieme a loro ZoneModa ha invitato degli esperti e critici in materia: dallo sguardo attento e critico di Mariella Milani a quello provocatorio di Tommaso La Branca; dai flash storici di Sofia Gnoli alla panoramica musicale proposta da Lucio Spaziante, per concludere con un botta e risposta tra Gianluca Lo Vetro e Elio Fiorucci.
Il colore come ha affermato in apertura Mariella Milani è certamente fondamentale nel fashion, specialmente in tv. La moda, infatti, deve parlare per immagini prima ancora che fare notizia e lo stile ipercolorato da Agatha Ruiz De La Prada e Elio Fiorucci possono esser considerati, da questo punto di vista, un contenitore d immaginari sorprendenti.
La Pop Art negli anni ’60, sconvolgeva il mondo e gli insegnava a colorarsi. Ma nonostante questa corrente artistica abbia lasciato tracce ben visibili anche nell’universo contemporaneo, come ha fatto notare Tommaso La Branca, ancora oggi si tende a considerare i colori qualcosa di “poco serio”. Molti, infatti, sono i casi in cui la moda si nasconde nelle certezze del nero o del bianco. Certamente questo non si può assolutamente dire per chi ha saputo osare come Agatha Ruiz De La Prada o Fiorucci. “Non si osa solo per il gusto di stupire, ma perché in quel momento quella è l’unica strada possibile, seguendo l’impulso del proprio talento e della propria sensibilità, cogliendo i segnali di piccole grandi rivoluzioni”.
Elio Fiorucci ha raccontato di come per molti anni è rimasto in disparte, intimidito dalle proprie insicurezze, quando invece, basta così poco per esser sereni. “Fine della paura, inizio dell’Amore!”, è il suo motto.
E non c’è da stupirsi che un artista come lui e una donna piena di gioia di vivere come Agatha Ruiz De La Prada vadano d’accordo. Entrambi hanno confessato di sentirsi sempre un po’ bambini, pronti a promuovere quell’impulso primitivo verso le cose belle. Perché come ha affermato Fiorucci: “Le cose belle sono sempre una terapia”, fautore non a caso, proprio della “LOVE THERAPHY”.
Una soluzione per chi possiede una forte personalità e un enorme bagaglio di idee è stato l’artista Andy Warhol con la sua Pop Art: mettere sé stessi ovunque. Agatha Ruiz ne è convinta: è indispensabile, per lei “agathizzare” il mondo, da quello intimo e personale delle mura domestiche, a quello delle passerelle. Scambio di idee, dialogo e collaborazione sono passaggi fondamentali nella definizione di un progetto e lo diventano ancora di più quando arte e moda si avvicinano e si contaminano. E come ha affermato Fiorucci davanti alla folta folla di studenti super attenti al suo racconto “La creatività non è mai solitudine”!
Non so a voi ma… a me è venuta la voglia di esplorare i loro siti e chissà forse di fare anche qualche “colorato” acquisto!

Tutti pazzi per le scarpe! Imperdibile la “Selfridge Shoes Gallery”

Avete un weekend libero ? Beh, approfittatene per andar a Londra perché da Selfridge a settembre ha inaugurato la Shoes Gallery.
Chiudete gli occhi ed iniziate con me un viaggio meraviglioso ! Immaginate di stare nel più grande negozio di scarpe. Un luogo …… di tentazione estrema, dove praticamente è impossibile resistere all’acquisto in mezzo a migliaia di stivali, sandali e decolleté. Un vero paradiso che si è subito conquistato il primato di departement store più grande del mondo. Tutto questo è realtà: il nuovo eden delle scarpe è stato inaugurato il 10 settembre 2010 a Londra, all’interno dei grandi magazzini Selfridge, in una delle strade più modaiole dello shopping londinese, la colorata e dinamica Oxford Street.
Selfridge per celebrare l’apertura della “Shoes Gallery”, ha commissionato ai famosi designer olandesi Lernet & Sander l’istallazione in vetrina di 11 scarpe-sculture prendendo ispirazione dai più comuni oggetti della vita quotidiana. Anche l’intero magazzino è stato decorato per l’occasione, ci sono scarpe appese ovunque. All’entrata un mega sandalo di 2 metri con lucine colorate dà il benvenuto ai clienti e ogni bar offre dolcetti a forma di decolleté.
Passeggiando all’interno del negozio, lungo ben sei stanze da sogno progettate dell’architetto Jamie Forbert si possono ammirare più di 55.000 paia di scarpe di ogni tipo e prezzo: dalle elegantissime decolleté alle semplicissime infradito colorate. Il cliente passando da una sala all’altra può vedere su sfarzosi piedistalli d’alabastro le creazioni di grandi stilisti da Balenciaga a Givenchy, fino ad arrivare dentro ad esclusive mini boutique icone del lusso e dell’eleganza come Dior, Chanel e Jimmy Choo.
Non so voi ma… io sto già cercando un volo per Londra!

Esplosione di stile! Look Bon ton rubato agli anni ’50

Basta dare un’occhiata alle vetrine per capire che gli anni ’50 sono tornati a vestire il 2010 in grande stile coinvolgendo la tv, la musica e l’immancabile mondo della moda. I ’50 sono stati gli anni del dopo guerra e della ripresa economica, richiamarli oggi, in tempi di incertezza e crisi, sembra esser un modo per recuperare lo spirito di un’epoca ottimista, che ha fatto da ….. apripista al boom economico degli anni ’60. Un capo d’epoca, infatti, ha una sua storia già scritta e per questo è capace di trasmettere sicurezza e stabilità lasciando al tempo stesso però la possibilità di reinterpretarlo in chiave moderna. Abiti rubati dai vecchi bauli della nonna per creare uno stile iperfemminile. La tendenza del vintage continua a superare tempi e mode. Curiosando tra i mercatini o nei negozi delle principali case di moda, ho fotografato abiti a ruota, gonne al ginocchio a balze o a palloncino, pantaloni ampi e dalla linea morbida. Pizzi e merletti, guanti lunghi, corsetti e lingerie che stringe la vita e mette in evidenza curve mozzafiato.
È tornata di scena anche la pelliccia, giacche, giubbini o addirittura senza maniche. Sono tornate le ghette impermeabili firmate dal grande Karl Lagerfeld per Chanel e il montone di Giorgio Armani. Scarpe a punta e mezzo tacco giocano con pois, acconciature appariscenti, trucco fatale, lipstick super rosso alla Marilyn e grandi occhiali neri per ricreare un fascino un po’ misterioso.
I colori? Prettamente invernali, quali il nero, l’antracite, tutte le tonalità del grigio e il color cammello.
Moda, ma non solo! I mitici anni ’50 hanno invaso davvero anche il mondo della televisione e della musica.
Un revival iniziato proprio in tv con il programma “Quelli che il calcio”, un’esaltazione dello stile anni ’50, sigla, costumi e acconciature con le onde che, più di ogni altra cosa segnano l’atmosfera.
È tornata la lacca per lei, come nei manifesti in cui Frida Pinto sembra Audrey Hepburn e la brillantina per lui come i Baseballs, il trio tedesco che ha invaso le radio delle hit più famose rifatte alla maniera di Elvis Presley.
Chi quest’estate non è stato bombardato dalla canzone “California girls” della cantante Katy Perry che sembra uscita da un fumetto? Una specie di riedizione moderna della “grease girls”, tutta frangetta, rossetto ultra rosso, eye-liner, seno strizzato e vestitino a pois. Una vera invasione targata ’50!
E chi non ha mai visto “Mad Men”, serie cult sul mondo della pubblicità che ha trionfato agli Emmy Award, gli oscar della tv americana? Beh, sicuramente dovrà dedicargli un po’ di tempo e studiare attentamente i protagonisti per copiare non solo gli abiti di Betty, i guanti lunghi, le cravatte sottili di Dan Draper, ma anche gli oggetti.
I dischi di vinile e il telefono nero, quello con il disco combinatore, hanno ritrovato un loro mercato. Un ricordo direi di come eravamo: senza segreteria, servizio di richiamata e bluetooth. Era una tecnologia essenziale…che piace molto però alla nuova generazione super tecnologica dell’Iphone!
A tutto mercatini direi! Per ritrovare gli abiti da mixare e crearsi un look personalizzato tutto anni ’50 e ritrovare un vecchio ma mai dimenticato oggetto d’annata!

Shopping.com, basta un clic e il look è fatto!

Oggi basta sedersi davanti al pc per rinnovare il proprio guardaroba. Milioni di persone lo sanno già, per fare acquisti basta un semplice click! È la nuova tendenza planetaria, lo shopping online sta rivoluzionando il mondo della moda. Il Gruppo Yoox, leader mondiale dello shopping online, afferma che nel mondo avviene un acquisto ogni 22 secondi. I problemi di taglie o misure non bloccano più gli acquisti e gli uomini comprano quanto le donne. Sono i momenti dedicati alle vetrine virtuali ad esser cambiati. Non solo in pausa pranzo o la sera tardi, ora con le nuove applicazioni per iPad, iPhone e smartphone si può navigare anche con un touch in treno o durante un aperitivo con gli amici.Ecco perché molti brand, da Prada ad Armani, da Gucci  a Dolce & Gabbana,  si affidano ad internet puntando a conquistare sempre più clienti. Curiosa anch’io di conoscere più da vicino questa nuova tendenza come “sfida all’ultimo sito”, ho acceso il mio computer e… ho iniziato a navigare un po’! Una prima occhiata è ovviamente tutta dedicata a siti come yoox.com o Net-a-Porter, che coinvolgono sia marchi di tendenza sia le principali Maisonos di lusso. Una sorta di maxi passerella, dove vengono proposti prodotti dai più economici ai più esclusivi e il trattamento riservato ai clienti non fa distinzioni: che si acquisti un paio di calze o una giacca, l’efficienza transizione-ricezione e la qualità del packaging è la stessa.
Per tutte le tasche invece, c’è Topshop.com, che nonostante la vastissima quantità di categorie di prodotti offerti (consiglio: se passate per Londra andateassolutamente a visitare il negozio a tre piani, è semplicemente meraviglioso!) propone un sito di facile accesso e un’ottima qualità di servizio di spedizione. Sempre d’origine britannica ma decisamente più chic, è il sito liberty.co.uk. Consultando la boutique, si possono acquistare edizioni limitate di vestiti, scarpe ed accessori creati appositamente per lo store londinese, come le splendide shopping bag di Manolo Blahnik.
Tra i siti italiani di e-commerce più interessanti non posso non citare lo storico negozio fiorentino Luisa via Roma che ha sempre un occhio attento nel consigliare nuovi giovani designer.
Ma… a cosa si affidano le griffe più celebri per curare sempre di più le proprie boutique virtuali?
Prada.com e valentino.com per immergere l’acquirente in una dimensione da sogno e garantire un’esperienza di lusso propongono le proprie collezioni attraverso dei cortometraggi o racconti a fumetti che puoi scaricare. Interessanti i website di Armani e Dolce & Gabbana che puntano ad interagire con il pubblico. Giorgio Armani sul sito giorgioarmani.framesoflife.com, chiede ai suoi clienti di diventare registi-fotografi in occasione della nuova riedizione dei mitici occhiali che creò negli anni Ottanta. Mentre D&G ha realizzato un magazine “swide.com”, a metà tra blog e informazione, per comunicare tutte le iniziative e invogliare allo shopping.
Molti brand puntano anche sulle edizioni limitate e sulla personalizzazione. Gucci propone esclusivamente online un set di custodie per iPad e blackberry, mentre sul sito luisvitton.com puoi imprimere le tue  iniziali sulla borsa preferita scegliendo tra ben 17 colori diversi.
Un mio acquisto? Non poteva assolutamente mancare! Da attenta cool hunter non potevo non acquistare una bellissima Lomography Fish Eye da portar con me nel mio prossimo viaggio.